Aldo Onorati, oltre ad essere uno dei più stimati dantisti del nostro tempo, è uno degli scrittori italiani più tradotti nel mondo. È recente la traduzione in lingua russa dei suoi racconti “Paura”, che stanno riscuotendo vivo successo in Russia. A dire il vero, questa è la seconda opera che viene traslata nell’idioma di Dostoevskij. La prima fu la raccolta di poesie “Domande assurde”, pubblicata direttamente a Mosca e poi in Italia, a cura di Evgenij Solonovich, forse il maggiore studioso di Belli in Oriente. Ora, con la Dante di Mosca e con l’Associazione Internazionale “Amicizia Italia-Russia”, “Paura” è uscito nelle due lingue in modo sinottico (ristampato in Italia da Controluce riproducendo la stessa copia grafica moscovita). Le traduttrici di questo lungo racconto che qui da noi ha visto più ristampe, curato da Armando Guidoni, sono due personaggi di grande rilievo nella cultura russa: Nataliya Borisovna Nikishkina e Spirova Ekaterina Valentinovna. La prima, celebre traduttrice di testi nel campo dell’ingegneria aeronautica (ella stessa è ingegnere aeronautico), è capo del Comitato di Mosca della Società Dante Alighieri e membro del Comitato di programma PRIA presso il Consolato d’Italia a Mosca. Fra i suoi lavori recenti, c’è la traduzione in russo del libro del generale italiano Umberto Nobile “Quello che ho visto in Russia Sovietica”. Poliglotta, è animatrice culturale e scrittrice. Valentinovna è membro del Comitato del Dipartimento dell’Istruzione presso il Consolato Generale d’Italia a Mosca, ideatrice e responsabile dei lavori del Comitato Organizzativo del club internazionale russo-italiano “Felicita’”, è autrice nota di una serie di libri didattici e di sillogi poetiche tradotte in varie lingue. Ciò premesso, accenniamo ai racconti di Onorati sul tema della paura. Essi studiano e descrivono questo sentimento sotto varie visuali: quella psicologica, quella avventurosa e l’altra che definirei “un giallo sui generis”.
Proprio il “giallo” forma il libro tradotto in russo. E’ l’avventura di un uomo furbo e senza scrupoli, forte del suo controllo su ogni forma di paura, per cui sembra impermeabile a questo sentimento che paralizza le azioni e le speranze. Vince su tutti, truffa le persone impressionabili, sfida chiunque, ed è sempre il vincitore. Finché… un giorno, per puro caso, il suo impiegato più bistrattato scopre il punto debole dell’oppressore: ha paura anche lui, ma di una cosa da nulla, insospettabile. Le trame si capovolgono in favore del perdente. Non posso dire di più, ma la lettura è avvincente, per certi aspetti comica, comunque piena di insegnamenti e di avvertenze utili per la vita. Come dire che nessuno è inattaccabile e tutti hanno un punto debole, ogni castello, anche il più fortificato, può presentare una crepa nella quale si inserisce il nemico. A livello didattico-linguistico, l’italiano e il russo presenti nelle pagine dispari e pari, il testo è utilissimo a chi volesse perfezionare le due lingue.
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